Settembre 2013 celebra il 10° Anniversario della scomparsa di Johnny Cash. Un viaggio nel SUD degli USA – ARKANSAS e TENNESSEE – scoprendo attrattive per i fan.

Il cantante Country and Rock’n’Roll Johnny Cash é semplicemente una pietra miliare della cultura musicale americana. Cash sta alla musica come John Wayne ai film, la figura prototipo che ha rappresentato i valori dell’ American dream: coraggio, onestà, libertà ed integrità. Cash ha scritto circa 500 canzoni, venduto oltre 53 milioni di dischi e vinto 13 Grammy Awards. Non è stato soltanto il più famoso cantante country del mondo, girando il mondo durante la sua lunga carriera, bensì anche una figura simbolica che ha manifestato con la sue canzoni e la sua personalità, le aspirazioni dei suoi fan per una maggiore giustizia nel mondo. Il SUD ne celebra le tradizioni in alcuni luoghi iconici con nuove iniziative.

J. R. Cash nacque il 26 Febbraio 1932 a Kingsland, Arkansas.

L’infanzia di Johnny Cash é ora celebrata in Arkansas grazie alla nuova attrattiva museale “Historic Dyess Colony: Boyhood Home of Johnny Cash” che sorge in un luogo nascosto nel versante orientale dell’Arkansas, nella piccola città di  Dyess. http://arkansasheritagesites.astate.edu/AHS/Dyess.html

L’apertura della casa d’infanzia di Cash è prevista per Aprile 2014, grazie anche ai proventi raccolti dal Johnny Cash Music Festival del 17 Agosto 2013 a Jonesboro, Arkansas, alla sua terza edizione. http://www.johnnycashmusicfest.com/

‘The Man In Black’ visse la maggior parte dell’infanzia e della sua formazione in questa casetta di legno nella quale giunse all’età di tre anni, quando la famiglia si mosse dal luogo natale Kingsland (nel centro dello stato) – e qui vi rimase fino a quando si arruolò nella US Air Force nel 1950. La proprietà è nelle mani dell’ Arkansas State University i cui fondi hanno sostenuto il suo acquisto dagli ultimi proprietari. Il fratello e la sorella di Johnny Cash, Tommy Cash e Joanne Cash Yates, hanno scavato nelle loro memorie per assistere nel restauro autentico della casa ove crebbero. Poiché la casa non fu più di proprietà della famiglia Cash, l’intera ristrutturazione ha comportato lungo tempo e tanti sforzi, ma gli arredi autentici dell’epoca così come le decorazioni sono state rintracciate per assicurare che la versione finale sia quanto più vicina alla realtà.

Nel 1934 una comunità agricola pianificata – parte del progetto del ‘New Deal’ del Presidente Franklin D Roosevelt’s ‘New Deal’ – fu creata per stimolare l’economia statunitense durante la Grande Recessione. La casa dei Cash fece parte di queste comunità. Famiglie in difficoltà furono incoraggiate ad andare a Dyess e dintorni, ove poterono affittare la terra e coltivarla lavorandovi da mezzadri per riscattare alla fine la proprietà. La cittadina fu suddivisa in 500 appezzamenti agricoli dagli 8 ai 16 ettari, ed i nuovi emigranti vi giunsero in fretta. Vita molto difficile che certamente ha contribuito alla personalità ed alla musica di Cash. Nel 1944 il fratello maggiore di Cash muore in un tragico incidente ad una sega meccanica e questo influisce sul futuro della vita di Cash. La canzone di Cash Pickin’ Time si riferisce proprio al lavoro della sua famiglia nei campi di cotone. Parte della storia di Dyess non é solo la memoria di Cash, bensì lo sguardo autentico al significato storico della comunità che ha forgiato i suoi anni di formazione ed ha avuto grande influenza sulla sua musica. Si presume che la casa-museo possa attirare circa 50.000 visitatori all’anno a  Dyess, con una ricaduta economica parti a 10 milioni di $. La nuova attrattiva restaurata comporta anche un Johnny Cash walking tour ed un biking trail.

A Memphis non si può mancare la visita al Sun Studio o Sun Record Company, storico studio di registrazione aperto dal produttore  Sam Phillips nel 1952, al 706 della Union Avenue. Proprio qui nel 1955 Johnny Cash incide i primi singoli, tra cui Cry, Cry, Cry (sua prima incisione) e Folson Prison Blues. Nel 1957 Cash è il primo solista dell’etichetta Sun a pubblicare un long playing, Johnny Cash with His Hot and Blue Guitar. Sun Studio é un National Historic Landmark che si visita in un tour guidato di gruppo di circa 90 minuti.

Il 2013 celebra anche il 50° Anniversario di “RING OF FIRE”, uno dei maggiori successi preferiti da Cash, registrata a Nashville con fiati in stile mariachi e l’intera famiglia Carter vocalista.  Ring Of Fire scritta da June Carter e Merle Kilgore nel 1963 fu il maggiore hit di Cash, che gli valse la posizione top per ben sette settimane nella Billboard’s Hot Country Singles Chart. Divenne automaticamente la più conosciuta ed amata canzone di Cash, proprio per il suo suono così riconoscibile e distinto. June Carter la scrisse per la profonda attrazione che lei e Johnny provarono fin dagli inizi della loro relazione. Flesh and Blood la scrisse Johnny Cash sul suo amore per June, che portò a 35 anni di matrimonio; una della più belle storie d’amore nel mondo dello spettacolo. June – nativa di Maces Springs, Virginia – morì appena quattro mesi prima di Johnny. Entrambi sono seppelliti l’uno accanto all’altra nel cimitero Hendersonville Memory Gardens, ad Hendersonville, Tennessee. Molti fan viaggiano fin sulle colline del Tennessee per onorare la coppia. La casa ove vissero per tutti i 35 anni di matrimonio si trova sempre ad Hendersonville al 200 Caudill Drive su 1800 ettari disposti sull’Old Hickory Lake. La dimora dei Cash di 1800 mq. possedeva una piscina all’aperto, un giardino, quattro ampie stanze, sette camere da letto e cinque bagni. Dopo la morte di Johnny la casa di 18 stanze fu messa in vendita e valutata 2,9 milioni di $, poi scese di prezzo fino a 2,5 milioni. Barry Gibb, leader del gruppo dei Bee Gees, e sua moglie Linda, l’acquistarono per scriverci canzoni.

La stretta e turbolenta relazione d’amore tra Johnny e June è narrata nel film del 2005 WALK THE LINE (Quando L’Amore Brucia L’Anima) di James Mangold. Joaquin Phoenix recita nel ruolo di Johnny Cash e Reese Witherspoon – nativa di Nashville – nel ruolo di June. Johnny Cash era un enigma, e la sua carriera quella di una star tormentata. Nonostante tutte le negatività che hanno permeato la prima parte della sua vita, Cash lottò con fierezza per cacciare i demoni grazie all’amore della sua vita, June Carter, ed alla sua indomabile sete di riscatto nella fede in Gesù Cristo. Per questo Johnny Cash é ricordato come l’uomo del riscatto, della liberazione. Con l’aiuto di June gli ultimi 35 anni della sua vita furono pieni di dolcezza, così assente invece negli anni della formazione. Love is a burning thing.

Johnny Cash Flower Pickin’ Festival a Starkville, Mississippi e l’University Motel.

STARKVILLE: nel nordest del Mississippi, ad 1 ora a sud di Tupelo dalla Highway 45 e 2 ore a nord di Jackson dalla Highway 25. Fu qui che nel 1965 Johnny Cash, in lotta con la dipendenza dalla droga, trascorse una notte in cella dopo l’arresto per ubriachezza molesta. La città conserva la camera 22 all’ University Motel, ove Johnny Cash alloggiò durante il suo soggiorno tra il 10 e l’11 Maggio, 1965. 40 anni dopo il fatto la città continua ad onorarlo con l’annuale festival Johnny Cash Flower Pickin’ Festival. Johnny Cash fu arrestato in ben 7 posti diversi, ma scrisse una sola canzone su uno di questi: Starkville City Jail cantata nella San Quentin State Prison il 24 Febbraio, 1969.

Ogni anno amici e familiari di Cash partecipano a metà Ottobre al Festival: Rosanne Cash, Kathy Cash, Joanne Cash, Marshall Grant, Jimmy Tittle, Marty Stuart, Billy Joe Shaver, Alan Messer, Lou Robin ed altri ancora.  http://www.pardonjohnnycash.com

Well, I left my motel room, down at the Starkville Motel,
The town had gone to sleep and I was feelin’ fairly well.
I strolled along the sidewalk ‘neath the sweet magnolia trees;

I was whistlin’, pickin’ flowers, swayin’ in the southern breeze.
I found myself surrounded; one policeman said: “That’s him.
Come along, wild flower child. Don’t you know that it’s two a.m.”

They’re bound to get you.
‘Cause they got a curfew.
And you go to the Starkville City jail
.

Nel 2013 incorre anche l’ 80°Anniversario di THE MAN IN BLACK. Johnny Cash vestiva sempre di nero e scrisse questa canzone per spiegarne le ragioni. Agli inizi della carriera Cash ed il suo gruppo vestivano camice nere poiché era l’unico colore che tutti avevano nel proprio guardaroba. Nei tour Cash affermò che bisognava tirare avanti con lo stesso abbigliamento ed il nero confondeva la sporcizia più di qualsiasi altro colore. Da un  lato il nero per Cash è il simbolo dei derelitti e diseredati, dall’altro rappresenta la tristezza, le convulsioni, la mistica del buio dell’anima attraverso la quale Cash ha vissuto.

Well, you wonder why I always dress in black,
Why you never see bright colors on my back,
And why does my appearance seem to have a somber tone.
Well, there’s a reason for the things that I have on.

I wear the black for the poor and the beaten down,
Livin’ in the hopeless, hungry side of town,
I wear it for the prisoner who has long paid for his crime,
But is there because he’s a victim of the times.

I wear the black for those who never read,
Or listened to the words that Jesus said,
About the road to happiness through love and charity,
Why, you’d think He’s talking straight to you and me.

Well, we’re doin’ mighty fine, I do suppose,
In our streak of lightnin’ cars and fancy clothes,
But just so we’re reminded of the ones who are held back,
Up front there ought ‘a be a Man In Black.

I wear it for the sick and lonely old,
For the reckless ones whose bad trip left them cold,
I wear the black in mournin’ for the lives that could have been,
Each week we lose a hundred fine young men.

And, I wear it for the thousands who have died,
Believen’ that the Lord was on their side,
I wear it for another hundred thousand who have died,
Believen’ that we all were on their side.

Well, there’s things that never will be right I know,
And things need changin’ everywhere you go,
But ‘til we start to make a move to make a few things right,
You’ll never see me wear a suit of white.

Ah, I’d love to wear a rainbow every day,
And tell the world that everything’s OK,
But I’ll try to carry off a little darkness on my back,
‘Till things are brighter, I’m the Man In Black.

A NASHVILLE da Aprile 2013 esiste il The Johnny Cash Museum (JCM), che dispone della più completa collezione di oggetti e memorabilia esistenti al mondo di e su Johnny Cash.  E’ la più recente “attrattiva tesoro” aperta in città, che include anche i diversi contributi donati dai fan e, prima fra tutte, l’impressionante collezione di Bill Miller, fan e collezionista. Miller ha cominciato a seguire Cash a 12 anni, frequentatore assiduo dei suoi spettacoli. Conobbe Johnny, anche lui collezionista. Al museo s’accede dal gift shop che vende una delle più belle magliette di Cash. La prima tappa del museo narra di Dyess, Arkansas con un focus sull’infanzia di Cash: foto vintage di famiglia, la chitarra Sears di Cash, i suoi giocattoli da bambino, un sacco di raccolta del cotone pieno di baccelli di cotone e la radio di legno di famiglia. Vicino c’è una vetrina che mostra gli strumenti della Tennessee Three. Nella sezione museale dedicata Memphis/Sun Records c’é la chitarra J-200 Gibson di Johnny ed una collezione di dischi 45 e 78 giri. Johnny Cash è uno dei pochi artisti che ha usato registrazioni d’ogni formato, anche il digital download.

La sezione relativa a San Quentin mette in luce le registrazioni effettuate durante i concerti nella prigione. Include tazze dei prigionieri, distintivi delle guardie, la porta di una cella, le canzoni “Folsom Prison Blues” ed i premi Grammy Award ad esse conferite. Un’altra sezione narra gli anni ’60 con una camicia di seta rossa, il suo vestito “Man in Black”, i suoi primi stivali di pelle fatti su misura, l’armonica di Maybelle Carter, la licenza matrimoniale di Johnny e June Carter, poster, lettere, canzoni e manoscritti. Accanto c’è una parete di dischi Gold e Platinum. Di fronte ci sono i CMA Awards di Johnny in vetrine separate. Una sala video é dedicata al patriottismo di Cash. Un’altra espone poster dei vari film nei quali comparve, così come una vasta collezione d’abiti e cappelli. Il museo contiene anche la mobilia antica della casa di Johnny e June, così come la vecchia insegna dell’House of Cash museum. Sparsi qua e là nel museo ci sono stazioni d’ascolto e video che mostrano di tutto, da “I Walk the Line” ad “Hurt.” C’é anche uno spazio eventi da affittare. Il The Johnny Cash Museum si trova al 119 Third Avenue South nel downtown Nashville. Aperto dalle 11 AM alle 7 PM ogni giorno.  www.johnnycashmuseum.com.

“Ho visto molti musei nel mondo,” afferma l’ex Vice President Al Gore. “Questo é di prima classe e lo noterete, diventerà una delle maggiori attrazioni turistiche di Nashville”.

Johnny Cash entrò a far parte della Country Music Hall of Fame nel 1980 e nella Rock and Roll Music Hall of Fame nel 1992.

A Nashville una tappa del Cash-Journey richiede quindi la visita al COUNTRY MUSIC HALL OF FAME AND MUSEUM http://countrymusichalloffame.org/ aperto ogni giorno dalle 9.00 alle 17.00. Nel 2010 è stata aggiunta una sezione nuova: DREAMING MY DREAMS: THE JOURNEY CONTINUES 1960s TO THE PRESENT  con nuove esposizioni e l’aggiunta di centinaia d’oggetti ed elementi multimediali che esaltano la musica country. Tra gli artisti  rappresentati, Johnny Cash.

Nella The Hall of Fame Rotunda – spazio speciale ove le targhe dei membri sono esposte senza un ordine preciso per far sì che ognuno abbia la medesima importanza -, ci si può ispirare e chinarsi davanti alle radici musicali. In un cerchio ininterrotto il visitatore può apprendere il contributo d’ogni musicista insignito ed ammirare anche la squisita tela ispirazionale di Hart Benton The Sources of Country Music.

Infine, lo US Postal Service nel 2013 commemora Johnny Cash con una serie di francobolli per celebrarne la sua carriera d’artista della country music, che ha influenzato altri generi, dal rock and roll al blues e gospel.